Arrivederci...

« La poesia non è una cosa morta, ma vive una vita clandestina. »
Edoardo Sanguineti (Genova, 9 dicembre 1930 – Genova, 18 maggio 2010)


Piangi piangi, che ti compero una lunga spada blu di plastica, un frigorifero Bosch in miniatura, un salvadanaio di terracotta, un quaderno con tredici righe, un’azione della Montecatini.

Piangi piangi, che ti compero
una piccola maschera antigas, un flacone di sciroppo ricostituente ,un robot, un catechismo con illustrazioni a colori, una carta geografica con bandiere vittoriose.

Piangi piangi, che ti compero un grosso capidoglio
di gomma piuma, un albero di Natale, un pirata con una gamba di legno, un coltello a serramanico, una bella scheggia di una bella bomba a mano.

Piangi piangi, che ti compero tanti francobolli
dell’Algeria francese, tanti succhi di frutta, tante teste di legno
tante teste di moro, tante teste di morto.

Oh ridi ridi, che ti compero
un fratellino: che così tu lo chiami per nome: che così tu lo chiami Michele.

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