Dell'amore





Dovreste conoscere ciò che vuole dire povertà, forse la nostra gente ha molti beni materiali, forse ha tutto, ma credo che se guardiamo nelle nostre case, vediamo quanto è difficile talvolta trovare un sorriso e il sorriso è il principio dell'amore. Allora incontriamoci con un sorriso e una volta che abbiamo cominciato l'un l'altro a amarci diviene naturale fare qualcosa per gli altri.

Madre Teresa


Il male nasce sempre dove l'amore non basta.

Hermann Hesse


L'amore che non si rinnova ogni giorno diventa un'abitudine e si trasforma in schiavitù.

Kahlil Gibran


L'amore immaturo dice: ti amo perché ho bisogno di te. L'amore maturo dice: ho bisogno di te perché ti amo.

Erich Fromm

Scuola, i consigli del pediatra per ricominciare bene

Niente ansia, qualche controllo, una buona lettura e al bando i metodi autoritari: la società italiana di pediatria (Sip) invita i genitori a far scattare già da ora il contro alla rovescia per il primo giorno di scuola. Mancano solo due o, per i più fortunati, tre settimane per riallinearsi con orari e abitudini compatibili con il lungo calendario scolastico. In soffitta definitivamente i sistemi autoritari, gli studenti brillanti e in salute, secondo gli esperti, crescono nutriti da metodi che vedono insegnati e genitori impegnati a spiegare invece che imporre. La parola che spiega il concetto è difficile: 'metacognizionè. Sarebbe proprio questa la chiave del buon inizio, cioè i ragazzi devono sviluppare la consapevolezza dell'esperienza scolastica, senza imposizioni.

BIORITMI, COME PASSARE DAL GIOCO ALLA SCUOLA DOPO LE VACANZE: «È importante riprendere, prima della scuola, le normali abitudini - ha dichiarato Pasquale Di Pietro, presidente nazionale dei Pediatri - coinvolgendo in modo graduale il bambino o il ragazzo in attività di studio come una gita in una città storica o un libro di piacevole lettura che anticipi il programma scolastico da presentare eventualmente nei punti fondamentali, così da mettere in evidenza gli aspetti educativi e formativi».

ANSIA DEL RIENTRO: NON È COLPA DEL GREMBIULE: L'ansia del rientro è una realtà. Anche il grembiule 'obbligatoriò può diventare un problema per i più piccoli, se viene enfatizzato dai genitori. «Può essere invece - ha sottolineato Di Pietro - una occasione per spiegare la logica di questa regola e cercare, magari, vecchie fotografie di quando noi o i nostri cari lo indossavamo». La 'ricercà fotografica familiare permette di divertirsi e di parlare della scuola di ieri, di oggi e del futuro.

L'ALIMENTAZIONE IDEALE DELLO STUDENTE NON ESISTE: Non esiste, secondo Di Pietro, un'alimentazione ideale; soprattutto è sbagliato imporsi, perchè è controproducente.
È importante spiegare ai ragazzi la qualità dei diversi nutrienti e abituarli a cibi sani e genuini. Ma serve far partire la giornata con una bella colazione e la merenda ideale è rappresentata in assoluto dalla frutta.

VISITE E CONTROLLI MEDICI: È importante prima dell'inizio della scuola far controllare il proprio bambino o ragazzo dal medico.
La visita oculistica di controllo deve essere fatta sicuramente all'inizio della scuola elementare. I genitori, se noteranno dei piccoli disturbi di udito, devono segnalarli.

IL KIT SCOLASTICO: Comprare il computer ai bambini può essere utile (ovviamente deve essere una macchina adeguata all'età) se usato (soprattutto all'inizio) insieme. Il ragazzo deve capire che è uno strumento non solo di gioco ma soprattutto didattico.
Facilita le conoscenze, l'acquisizione delle lingue straniere e bisogna insegnargli a usarlo come strumento di ricerca.
Acquisire il gusto di «studiare e lavorare» giocando con il computer è una opportunità in più.
È necessario prendere delle cautele per quanto riguarda le loro possibili curiosità attraverso la navigazione in internet, creando dei blocchi per i siti non adeguati. La regola d'oro è «giocare» con il computer insieme ai propri ragazzi.
Per quanto riguarda lo zaino, l'esperto consiglia invece «zaini leggeri (non necessariamente firmati) e soprattutto tenuti in equilibrio su entrambe le spalle dello scolaro».


ILSOLE24ORE.COM

Dal bacio in auto agli zoccoli. Sì, l’Italia è tutta un divieto


Altro che estate all’insegna della libertà: l’Italia si scopre il Paese
dei divieti. Dagli zoccoli di legno, alle effusioni amorose, dai
tagliaerba usati fuori orario ai bagni nelle fontane cittadine: la lista
delle proibizioni aumenta di anno in anno. Non senza qualche curiosità. A
Novara è vietato stare nei parchi di sera in gruppi di 3 o più persone.
Ordine del sindaco leghista.

Fate attenzione: «È assolutamente vietato danneggiare o rubare i cartelli
che recano messaggi di divieto», pena la multa fino a 428 euro. Facinorosi
e collezionisti sono avvertiti, se non vogliono rimpinguare le casse dei
più disparati comuni italiani. Perché quest’estate il Belpaese è tutto un
divieto: si è passati dalla finanza all’ordinanza creativa, e al
vacanziere tocca la gimkana. Il manifesto ne ha pubblicata una mappa
dettagliata, spassosa e inquietante.

Ah sposarsi a Cernobbio, sul lago di Como celebrato dal Manzoni e
ammodernato da George Clooney: a togliere un filo di romanticismo è giusto
l’ispezione igienico-sanitaria obbligatoria nella casa dei novelli
coniugi. Belli e così tipici gli zoccoli da mare che si possono ammirare,
nonché comprare a caro prezzo, nelle boutique di Capri: peccato che ad
indossarli si disturbi la quiete balneare e arrivano i vigili. Il prato
della villetta che avete affittato è invaso di gramigna? La siepe minaccia
di entrarvi in camera? Il rampicante ha occluso il camino? Se siete a
Forte dei Marmi rischiate 500 euro di multa a impugnare il tagliaerba
nelle ore pomeridiane consacrate alla pennichella o nei fine settimana (si
prevedono proteste dei giardinieri, il cui giro d’affari è in pericolo).
In via di estinzione i gruppi di amici a Novara dove il sindaco leghista
ha vietato lo «stazionamento serale di 3 o più persone» nei parchi e nei
giardini comunali. Il che sembrerebbe favorire le coppiette, laddove a
Eboli, parecchio più a Sud, due bacetti in auto possono costare cari.

Poi ci sono i divieti intuitivi ma non del tutto. Quasi ovunque non si può
fare il bagno nelle fontane. Un’italiana trasferita in Islanda ha scritto
a un quotidiano: il suo nordico compagno e i loro due figli facevano il
pediluvio in una fontana romana, quando un tutore dell’ordine li ha
allontanati in malo modo urlando e spaventando i pupi. «Visto che a
Reykjavik si può - si duole lei - Dovrebbero mettere un cartello».

Altro divieto ad ampio raggio è il tuffo in spiaggia. Ma se il trampolino
c’è, però non si può usare, che senso ha? O vale per quelli - molti senza
dubbio - che se lo portano da casa al posto delle paperelle di gomma e del
secchiello? A proposito: a Eraclea, nel Veneto dei sindaci-sceriffi, non
si possono scavare buche né costruire castelli di sabbia sul bagnasciuga:
non sia mai un passante ci caschi dentro o ci sbatta contro.

L’ultima tendenza è l’ordinanza anti-bivacco, elasticissima. A Verona, i
concittadini del padano sindaco Tosi si sono ritrovati le panchine divise
a metà da una sbarra che impedisce sì il pisolino ai barboni, ma anche la
permanenza comoda a chiunque superi 50 chili di peso. È la stessa città
dove vige il no smoking nei parchi: l’unica vittima per ora è stato un
immigrato costretto a sganciare 50 euro, ma la giurano che sia una
coincidenza. A Vicenza inflessibili vigili in bici hanno multato una
coppia di ragazzi perché leggevano libri in un parco pubblico. I due hanno
protestato: altri non sono stati sanzionati, non sarà perché gli autori da
loro prescelti erano Pasolini e Saviano? Le autorità comunali dibattono
pensose se presidiare la linea della fermezza o incentivare l’alfabetismo.

A Roma il neo-sindaco Alemanno ha i suoi grattacapi: appena ha
pubblicizzata l’ordinanza anti-cassonetto gli sono saltati tutti addosso,
dall’associazionismo cattolico ai consumatori ai vegani più à la page.
Morale, ha dovuto fare retromarcia: «Ce l’avevo con il racket, mica con i
poveracci». Né pare di facile applicazione il rimedio anti-writers: chi
sarà sorpreso a imbrattare muri pubblici dovrà cancellare, oltre al suo,
10 graffiti.

A Firenze, il nuovo regolamento-omnibus disciplina pressoché tutti i
comportamenti. Il problema è che i residenti ancora non lo hanno letto e
non lo sanno. Ne conseguono contravvenzioni a pioggia: 160 euro
all’incauto che ha steso i panni dalla finestra in modo visibile ai
turisti del centro fiorentino. Multate due mendicanti sdraiate sul
marciapiede: non perché chiedessero l’elemosina ma per intralcio alla
circolazione. Non è proibito - come a Venezia o Positano - mangiarsi un
panino in strada purché non lo si faccia «in modo indecente». Arbiter
elegantiae, ovviamente, il vigile: che ha sanzionato una famigliola
francese priva di buona creanza. In Laguna, dopo un duro braccio di ferro
con i venditori di becchime, è diventato fuorilegge nutrire i celebri
piccioni di San Marco. Si spera che i pennuti, pasciuti da decenni di
turismo bendisposto, non diventino antropofagi.

In ogni caso, comune che vai sindaco che trovi. Sarebbe vietato circolare
vicino alla riva con gommoni e moto d’acqua a motore acceso. Ma quando
Briatore & company hanno suscitato lo sdegno dei bagnanti approdando a
tutta birra sulla spiaggia sarda di Capriccioli, il primo cittadino di
Arzachena ha vestito i panni di Giobbe: «Reazioni esagerate, sa quanti ce
ne sono di maleducati? Certe presenze fanno bene per il turismo, bisogna
sopportare». Anche il divieto di occupare la battigia è variamente
applicato lungo la Penisola. Come la repressione dei «furbetti
dell’ombrellone»: colpevoli di lasciarlo piantato sulla spiaggia libera
anziché caricarselo in spalla ogni sera. Nessuno, ci si augura, ha davvero
pagato mille euro per aver lasciato l’asciugamano a occupargli il posto.
Poi: vietato il volantinaggio pubblicitario tra le sdraio, ma non i
mega-striscioni aerei che sfondano i timpani.

E se dappertutto è proibito portare cani in spiaggia - alla faccia degli
abbandoni - a Capalbio la questione è di stile. All’Ultima spiaggia un
cartello informa che «è vietato condurre animali». Subito sotto, a
pennarello, la rettifica: «Il dottor Vigna ritiene che il termine
“condurre” sia sbagliato. È dunque vietato introdurre animali».

Federica Fantozzi

unità.it

Aiutiamo "Scuola per la vita" ONLUS

Dopo qualche tempo in cui non ricevevo notizie da un amico blogger (che non cito perchè non so se lo vuole), ho ricevuto una sua email in cui mi comunicava di aver partecipato a fondare una ONLUS dal nome "Scuola per la vita".

scuola per la vita

Il primo obiettivo che questa fondazione sta tentando di raggiungere è quello di trovare i fondi per ristrutturare una scuola in Senegal (Scuola J.L. Dieng in Dakar) diretta dalle suore dell'ordine del Sacro Cuore, nella quale trovano posto asilo e scuola primaria, in modo da ricavare nuove aule da destinare alla scuola secondaria.

La presenza di una fonte di istruzione superiore in quella zona del mondo è di fondamentale importanza per superare il classico "assistenzialismo", che serve principalmente a tacitare le nostre coscienze, e per permettere a quei bambini (circa 1200) di avere una prospettiva del domani concreto ed autonomo, e di diventare nel contempo un investimento per il futuro del Senegal stesso.

Il progetto non consisterà semplicemente in aiuti materiali ma in un qualcosa che possa essere la base per dare una prospettiva diversa in termini culturali, economici e sociali.

Esiste già una delibera del progetto di ristrutturazione con i disegni approvati e le stime dei costi, che potete trovare QUI.

Visitando il sito (cliccate sul banner per raggiungerlo), potrete vedere tutte le iniziative che sono state e che verranno messe in atto per raggiungere l'obiettivo, e potrete contattare gli amministratori per avere ulteriori informazioni, per contribuire con idee o con donazioni.

Vi ringrazio per aver dedicato qualche minuto alla lettura di questo post, e se ritenete di condividerne i contenuti parlatene anche voi nei vostri blog...non costa niente, ma può aiutare tanti bambini ad avere un futuro migliore.

Rientro alla base


...E anche per quest'anno le ferie sono ormai un ricordo, il rientro in città è stato abbastanza traumatico, anche perchè l'afa ed il cielo grigio mi hanno risvegliato una cervicale da oscar, per non parlare delle montagne di indumenti che mi guardano minacciosi dal portabanchieria...

Comunque, se tutto va bene, la seconda settimana di settembre tornerò al mare per un week end e la cosa mi consola un po'...

Per l'occasione ho scelto un video dei favolosi anni '80...godiamocelo insieme!


 

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