Una filastrocca per l'anno nuovo


Filastrocca di capodanno:

fammi gli auguri per tutto l’anno:

voglio un gennaio col sole d’aprile,

un luglio fresco, un marzo gentile;

voglio un giorno senza sera,

voglio un mare senza bufera;

voglio un pane sempre fresco,

sul cipresso il fiore del pesco;

che siano amici il gatto e il cane,

che diano latte le fontane.

Se voglio troppo, non darmi niente,

dammi una faccia allegra solamente.

Gianni Rodari

Buon Natale (da buona sorcina)

Superata quota mille!



Più di 1000 euro raccolti con la vendita di Le fiabe di Gramos!
dopo l’impennata iniziale, le vendite si sono assestate su un ritmo costante, le persone continuano a comprare il libro, e, anche grazie agli sforzi che moltissimi di noi stanno facendo, sempre più persone vengono a conoscenza della storia di Gramos e dell’esistenza di questo libro.


I sogni di Gramos

di Renzo Montagnoli

Che può chiedere un bimbo se non correr nei prati,
seguire il percorso delle nubi in cielo,
vivere, vivere ogni giorno senza pensare al domani.
E in quei passi che pressano l’erba
ci sono i nostri ricordi di un’epoca spensierata
di tutto un mondo nostro
e solo i sogni di chi può nel futuro sperare.
Ci sta un bimbo
che può correre solo con i nostri piedi
che può sognare solo grazie a noi.
Gramos si chiama e attende il nostro aiuto,
solo poi possiamo dargli un futuro,
e i sogni che riuscirà a fare
timidi busseranno alla nostra porta
perché anche noi possiamo
ritornare a sognare.



E’ Natale...quasi


E’ Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E’ Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
E’ Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E’ Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E’ Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E’ Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.

Madre Teresa di Calcutta

Giornata mondiale contro l'AIDS



Dire ’Stop all’Aids’» e impegnarsi nella lotta contro la malattia che continua a uccidere più di 5.700 persone ogni giorno: è la parola d’ordine della Giornata mondiale contro l’Aids in programma oggi, mentre si registrano 6.800 nuovi casi al giorno. E a Roma, per rimarcare l’importanza dell’occasione, il Colosseo sarà illuminato su decisione del comune per sensibilizzare l’opinione pubblica.
A oltre 25 anni dalla scoperta dei primi casi, l’Aids continua a mietere vittime. Non bisogna abbassare la guardia, secondo l’agenzia Onu Unaids che ha rivisto i suoi dati al ribasso in seguito a nuovi metodi di calcolo. Nel mondo si contano circa 33,2 milioni di sieropositivi o malati di Aids, secondo l’ultimo bilancio pubblicato a novembre da UnAids, programma delle Nazioni unite contro l’Aids, mentre un anno prima erano oltre 39 milioni.
Stop Aids. Manteniamo le nostre promesse è lo slogan scelto per la giornata mondiale contro l’Aids, che quest’anno mette l’accento sulla necessità di una leadership. «Dallo scoppio della malattia, l’esperienza dimostra chiaramente che importanti passi in avanti in risposta all’Aids sono stati compiuti sotto gli auspici di una leadership forte e impegnata», ha sottolineato la World Aids Campaign (Wac), il cui comitato direttivo definisce i temi della Giornata mondiale di lotta contro l’Aids. Quest’anno nel mondo, in totale 2,5 milioni di persone - tra cui 420mila bambini con meno di 15 anni - sono stati contagiati dal virus dell’Aids e 2,1 milioni di malati - tra cui 330mila con meno di 15 anni - sono morti di Aids, secondo l’UnAids. L’agenzia dell’Onu sottolinea che i nuovi calcoli, che rivedono le stime al ribasso, non cambiano niente di fronte alla necessità di un’azione immediata e di maggiori finanziamenti.
L’Aids, sindrome da immunodeficienza acquisita (Acquired Immune Deficiency Syndrome o Aids), ha ucciso più di 25 milioni di persone dalla sua apparizione nel 1981. La malattia è molto presente nell’Africa sub-sahariana, dove colpisce maggiormente le donne. In quest’area si contano due terzi dei nuovi casi di contagio, anche se il loro numero è calato a 1,7 milioni contro i 2,2 milioni del 2001. Qui più di 22 milioni di persone convivono con l’Aids, circa il 61% di adulti infettati sono donne.
L’UnAids ha rilevato nel suo recente rapporto che la maggior parte delle infezioni di Aids sulle giovani donne è diminuita in 11 dei 15 paesi al mondo più colpiti. Ci sono stati inoltre dei «cambiamenti favorevoli» nei comportamenti dei giovani in numerosi paesi africani, tra cui Botswana, Camerun, Ciad, Kenya, Malawi, Togo, Zambia, Zimbabwe), segno dell’efficacia delle campagne di prevenzione. Secondo l’agenzia, il calo negli ultimi due anni della mortalità causata dall’Aids è attribuibile in modo parziale ai progressi fatti per accedere alle cure antiretrovirali.

Tratto da: www.lastampa.it
Post correlati Plugin for WordPress, Blogger...