Vieja Maria


Dedicata da Ernesto Guevara
a una vecchia messicana incontrata nell'Ospedale
Generale di Città del Messico nel dicembre 1954









Vecchia Maria, stai per morire,
voglio dirti qualcosa di serio:
La tua vita è stata un rosario completo di agonie,
non hai avuto amore d'uomo, salute e denaro,
soltanto la fame da dividere coi tuoi;
voglio parlare della tua speranza,
delle tre diverse speranze
costruite da tua figlia senza sapere come.
Prendi questa mano di uomo che sembra di bambino
tra le tue, levigate dal sapone giallo.
Strofina i tuoi calli duri e le pure nocche
contro la morbida vergogna delle mie mani di medico.
Ascolta, nonna proletaria:
credi nell'uomo che sta per arrivare,
credi nel futuro che non vedrai.
Non pregare il dio inclemente
che per tutta una vita ha deluso la tua speranza.
E non chiedere clemenza alla morte
per veder crescere le tue grigie carezze;
i cieli sono sordi e sei dominata dal buio,
su tutto avrai una rossa vendetta,
lo giuro sull'esatta dimensione dei miei ideali
tutti i tuoi nipoti vivranno l'aurora,
muori in pace, vecchia combattente.
Stai per morire, vecchia Maria;
trenta progetti di sudario
ti diranno addio con lo sguardo
il giorno che te ne andrai.
Stai per morire, vecchia Maria,
rimarranno mute le pareti della sala
quando la morte si unirà all'asma
e consumerà il suo amore nella tua gola.
Queste tre carezze fuse nel bronzo
(l'unica luce che rischiara la tua notte)
questi tre nipoti vestiti di fame,
sogneranno le nocche delle tue vecchie dita
in cui sempre trovavano un sorriso.
Questo sarà tutto, vecchia Maria.
La tua vita è stata un rosario di magre agonie,
non hai avuto amore d'uomo, salute, allegria,
soltanto la fame da dividere coi tuoi.
E' stata triste la tua vita, vecchia Maria.
Quando l'annuncio dell'eterno riposo
velerà di dolore le tue pupille,
quando le tue mani di sguattera perpetua
riceveranno l'ultima, ingenua carezza,
penserai a loro... e piangerai,
povera vecchia Maria.
No, non lo fare!
Non pregare il dio indolente che per tutta una vita
ha deluso la tua speranza
e non domandare clemenza alla morte,
la tua vita ha portato l'orribile vestito della fame
e ora, vestita di asma, volge alla fine.
Ma voglio annunciarti,
con la voce bassa e virile delle speranze,
la più rossa e virile delle vendette,
voglio giurarlo sull'esatta
dimensione dei miei ideali.
Prendi questa mano di uomo che sembra di bambino
tra le tue, levigate dal sapone giallo,
strofina i tuoi calli duri e le nocche pure
contro la morbida vergogna delle mie mani di medico.
Riposa in pace, vecchia Maria,
riposa in pace, vecchia combattente,
i tuoi nipoti vivranno nell'aurora,
LO GIURO


Vieja Maria, vas a morir;
quiero hablarte en serio:
Tu vida fue un rosario completo de agonias,
no hubo hombre amado, ni salud, ni dinero,
apenas el hambre para ser compartida;
quiero hablar de tu esperanza,
las tres distintas esperanzas
que tu hija fabricó sin saber como.
Toma esta mano de hombre que parece de niño
en las tuyas pulidas por el jabón amarillo.
Restriega tus callos duros y los nudillos puros
en la suave vergánza de mis manos de médico.
Escucha, abuela proletaria:
cree en el hombre que llega,
cree en el futuro que nunca verás.
Ni reces al dios inclemente
que toda una vida mintió tu esperanza.
Ni pidas clemencia a la muerte
para ver crecer a tus caricias pardas;
los cielos son sordos y en ti manda lo oscuro,
sobro todo tendrás una roja venganza,
Lo juro por la exacta dimensión de mis ideales
tus nietos todos vivir n la aurora,
muere en paz, vieja luchadora.
Vas a morir, vieja María;
treinta proyectos de mortaja
dirán adiós con la mirada
el día de estos que te vayas.
Vas a morir, vieja María
quedarán mudas las paredes de la sala
cuando la muerte se conjugue con el asma
y copulen su amor en tu garganta.
Esas tres caricias construidas de bronce
(la unica luz que alivia tu noche)
esos tres nietos vestidos de hambre,
auorar en los nudos de tus dedos viejos
donde siempre encontraban alguna sonrisa.
Eso ser todo, vieja Maria.
Tu vida fue un rosario de flacas agonias,
no hubo hombre amado, salud, alegría,
apenas el hambre para ser compartida,
tu vida fue triste, vieja María.
Cuando el anuncio de descanso eterno
enturbía el dolor de tus pupilas,
cuando tus manos de perpetua fregona,
absorban la ultima ingenua caricia,
piensas en ellos... y lloras,
pobre vieja María.
­No, no lo hagas!
No ores al dios indolente que toda una vida
mintió tu esperanza
ni pidas clemencia a la muerte,
tu vida fue horriblemente vestida de hambre,
acaba vestida de asma.
Pero quiero anunciarte,
en voz baja y viril de las esperanzas,
la mas roja y viril de las venganzas
quiero jurarlo por la exacta
dimensión de mis ideales.
Toma esta mano de hombre que parece de niño
entre las tuyas pulidas por el jabón amarillo,
restriega los callos duros y los nudillos puros
en la suave vergánza de mis manos de médico.
Descansa en paz, vieja María,
descansa en paz, vieja luchadora,
tus nietos todos vivirán la aurora,
LO JURO

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